Nei vigneti la Natura si esprime in uno spettacolo che non ha eguali.
Che soddisfazione in questa vendemmia spiccare i grappoli dai tralci. L'uva è spettacolare: grappoli sani e pesanti, acini intatti e sodi, avvolti dal velluto della pruina. Non lo diciamo per piaggeria, ma erano anni che nei vigneti non si vedeva uno spettacolo simile. "Da almeno un decennio non avevamo una vendemmia così – racconta l'enologo Giovanni Stival -. Non vogliamo annoiare ma davvero nei vigneti lo scenario è eccezionale". L'andamento climatico in questo 2013 è stato insolito, primavera piovosa e fredda fino alla prima decade di giugno, buone temperature in luglio e poi caldo torrido da fine luglio a quasi tutto agosto. Condizioni meteorologiche inusuali che hanno generato risultati fuori dall'ordinario. Iniziando dai tempi di raccolta. In questo 2013 si è tornati a vendemmiare in autunno, è settembre il mese dei grappoli, non più agosto come accadeva ormai da diversi anni a questa parte. Si è ritornati a quel passato cantato dal poeta Giosuè Carducci "ma per le vie del borgo, dal ribollir de' tini va l'aspro odor dei vini l'anime a rallegrar" che vuole l'autunno la stagione dell'uva per eccellenza. "Dalla nostra abbiamo avuto la fortuna di uve sane, grazie all'attento controllo di ciò che accadeva nel vigneto, prevenendo l'insorgere di malattie – prosegue Giovanni Stival –. Poi Giove Pluvio che ci è stato benevolo, risparmiandoci le grandinate che purtroppo altrove hanno compiuto devastazioni". In sintesi nel vigneto la vendemmia è perfetta: è un trionfo di profumi e colori, di zuccheri e rese. Nelle prime settimane di settembre nei tini d'acciaio delle cantine Moletto sono arrivate le varietà a bacca bianca: Pinot Grigio, Prosecco, Chardonnay, Lison … "Bianchi molto belli, fruttati, nel Pinot Grigio la nota di pesca è eccezionale. Si presenta molto strutturato, con gradazioni di 12,50%. Riguardo il Prosecco, non l'ho mai visto così, è speciale – riprende Giovanni Stival - con profumi intensi, aromatici, molto fini. Una vera sfida è per me rappresentata dallo Chardonnay che mi entusiasma per le caratteristiche dei profumi e degli aromi. Quest'anno lo Chardonnay è fruttatissimo, con sentori tropicali, rotondo. Una base perfetta sulla quale lavorare per ottenere un vino di alta qualità e nel contempo moderatamente alcolico, per poter essere apprezzato anche da chi deve poi lavorare o mettersi alla guida". E le varietà a bacca nera? "Esse spiccano per i colori intensi, i tannini dolci, per la densità, per le elevate gradazioni alcoliche che non ci si aspettava visto l’andamento climatico dell’anno. Quindi una sorpresa continua durante tutte le fasi di lavorazione, dalla raccolta alla vinificazione. Annuncio solo che il Malbech sarà una splendida sorpresa come lo è stato al momento della raccolta. Esso è stato il primo ad essere vendemmiato tra le varietà a bacca nera, seguito da un continuo crescendo di emozioni e di soddisfazione a mano a mano che tutte le varietà sono state portate in cantina. Le premesse ci sono tutte per creare dei vini stupendi".
E' un ritorno alle origini questa vendemmia 2013, l'assaporare con rinnovato stupore quanto Madre Natura può essere generosa.