La vendemmia 2015 resterà nella storia della viticoltura di questo secolo. Perchè le straordinarie condizioni climatiche hanno favorito la maturazione di uve eccezionali, sanissime.
Era parecchio tempo che non si registrava un simile risultato. La primavera, con il suo giusto carico di pioggia bilanciata da belle giornate, ha posto le basi per la vigoria vegetativa. Man mano che i grappoli si formavano e crescevano, il caldo estivo – perdurato da giugno a tutto settembre – ha sostenuto la maturazione. Le temperature elevate diurne sono state bilanciate da notti tutto sommato fresche. Non si sono registrati casi di stress idrico; incredibile a dirsi ma la pioggia arrivava proprio quando ce n'era bisogno. Queste condizioni meteo ideali hanno impedito che si sviluppassero le malattie fungine e pure la lotta ai parassiti della vite è stata semplice; in considerazione di ciò la quantità di antiparassitari utilizzata è stata davvero minima, a tutto vantaggio della genuinità del vino.
“Anche un profano se ne poteva render conto, bastava osservare quanto belli sono i nostri vigneti. – è il commento soddisfatto dell'enologo Giovanni Stival – Piante con foglie di un verde brillante, non ci sono segni di seccume né di malattie. I grappoli, in assoluto di tutte le varietà, sono arrivati al tempo della raccolta ricchi, pesanti, uniformemente maturi, con gli acini intatti; le malattie e i parassiti non hanno attecchito. Le rese per vigneto non sono state eccessive, le notti di fine agosto e settembre fattesi più lunghe e fresche, hanno favorito l'accumulo degli zuccheri e delle sostanze aromatiche, a tutto vantaggio dei profumi che poi si svilupperanno in bottiglia”.
Il millesimo 2015 annuncia straordinarie previsioni di ottenere vini bianchi profumati, con un giusto equilibrio di acidità, alcolicità, finezza e freschezza. I rossi saranno sicuramente armonici, ricchi di struttura, dai profumi complessi, ideali per i lunghi invecchiamenti.