Stappata dopo ben 43 anni. E' stata un'esperienza davvero unica la degustazione del vino Moletto Franconia, annata 1970 – imbottigliata nel 1971– avvenuta lo scorso luglio.
Non serve un'occasione speciale per degustare una bottiglia storica. O meglio, tutti i giorni sono importanti e meritano di essere valorizzati anche con un vino raro. L'11 luglio scorso lo zio Giorgio, fine intenditore nonché esperto collezionista di vini, ha voluto offrire alla nostra famiglia un momento straordinario. Dalla sua cantina ha scelto quel Franconia che aveva acquistato sfuso e che aveva provveduto poi ad imbottigliare egli stesso nel lontano 1971, dunque ben quarantatre anni fa. Quando il vino si chiamava ancora Rosso Moletto. Interessante e da notare il fatto che l’etichetta dattiloscritta riporta anche la dicitura AER. a volere identificare il vino con lo strano nome che all’epoca si era dato alla sconosciuta varietà d’uva, appunto Aeroplaz o meglio Areoplaz. L'identificazione e la successiva certificazione ufficiale che si tratta della varietà Franconia è avvenuta infatti tempo dopo. Tanto che oggi l'azienda Moletto è depositaria delle barbatelle di questa rara varietà. Vi invitiamo a leggere alla pagina del nostro sito http://www.moletto.com/ita/uve/franconia-14 la storia della varietà Moletto Franconia.
Riprendiamo. Emozionante l'atto dell'apertura, una vera cerimonia che si è svolta in un'atmosfera solenne e di religiosa attesa. Quando il tappo, dopo esser stato tolto, ha rivelato la sua compattezza ed integrità, i presenti hanno capito che il contenuto della bottiglia si presentava sotto i migliori auspici.
“Al naso – spiega l'enologo Giovanni Stival – il vino ha svelato le tipiche note del Franconia, che nei decenni è riuscito a conservare i profumi delicati di frutta rossa oltre alla sua tipica nota speziata. In bocca si sono percepiti netti i tannini vellutati e dolci. E' stato straordinario vedere come il nostro vino, pur ad oltre quarant’anni di distanza, sia riuscito a mantenere le sue caratteristiche predominanti. Naturalmente il colore era diverso, e non poteva essere altrimenti."
Ma profumi e sapori c'erano tutti e ancora una volta vogliamo sottolineare il carattere straordinario del Franconia. Ci piace anche mettere in risalto come questa degustazione sia avvenuta in luglio, quando la consuetudine vorrebbe riservare all'estate solo vini freschi e leggeri. In questo caso è stata l'eccezione che conferma la regola. Quando al centro dell'attenzione vi è una rarità, gli schemi possono ben essere accantonati!