Gradazioni eccelse, profumi intensi, splendidi equilibri: l’andamento climatico della tarda estate ha ribaltato le preoccupanti previsioni della primavera.
La vendemmia 2016 è così risultata eccellente, grazie anche alla solerte attenzione prestata ai vigneti. La primavera anomala, protrattasi fin quasi al termine di giugno, ha costretto l’enologo Giovanni Stival, che segue in Moletto tutto il lavoro nei vigneti, dalla potatura alle prime gemme alla maturazione dei grappoli, ad una cura quasi spasmodica. Dopo la pioggia, e pazienza se i trattamenti erano stati eseguiti appena poco tempo prima, i trattori si rimettevano in marcia per distribuire con gli appositi atomizzatori i prodotti atti a prevenire le malattie. Un lavoro incessante, senza dubbio faticoso che ha costretto i viticoltori ad essere sempre all’erta, neppure un’ora di tempo poteva essere perduta. Se avessero attecchito le malattie fungine, sempre in agguato, per i grappoli sarebbe stata la morte. Tanta fatica è stata ripagata. “Le gradazioni sono state spettacolari – annuncia Giovanni Stival – molto buono è il rapporto acidità/alcolicità, straordinarie le caratteristiche organolettiche. Soddisfacenti le rese del Prosecco con profumi splendidi ed in equilibrio. Magnifiche le qualità a bacca rossa come Merlot e Franconia”. Poiché, da agosto in avanti, il meteo si è stabilizzato inanellando inusuali giornate soleggiate calmierate da notti fresche, Giovanni ha optato per lasciare sui tralci i grappoli sani e pesanti. La maturazione è così gradualmente proseguita in campo a tutto vantaggio della qualità. E’ questa una delle annate che ha visto la vendemmia concludersi tardi: le operazioni in campo sono infatti terminate a fine ottobre. Da dire che, anche quest’anno, i vigneti Moletto sono stati risparmiati dalla grandine. Neppure un chicco di ghiaccio ha funestato le decine di ettari sui quali si estendono i possedimenti Moletto.