L’affascinante vicenda del vino Prosecco presentata da Mauro Stival negli Stati Uniti. Un viaggio fra il Delaware e l’Ohio, coinvolgendo buyers ed appassionati nell’intrigante avventura del vino Prosecco, fra le più antiche varietà italiane.
Il vino Prosecco è prodotto in Italia fin dai tempi dell’impero Romano, impiegando i grappoli di Glera. Ha dunque origini antichissime questa straordinaria bollicina, oggi prodotta da 269 vinicoltori. Mauro Stival, partendo dalle origini, è arrivato ad illustrare il metodo di spumantizzazione charmat. Inventato da Federico Martinetti e perfezionato da Antonio Carpenè, il grande scienziato preside della Scuola Enologica di Conegliano, la più antica al mondo. Il metodo charmat esalta gli aromi ed i profumi che sono la caratteristica naturale del vino Prosecco. La relazione di Mauro Stival ha focalizzato pure le aree di produzione di questo vino, e le Docg: Conegliano Valdobbiadene ed Asolo. Al termine sono state presentati i grafici che hanno mostrato come il commercio di questo vino sia estremamente importante: il turnover è di 1.7billioni di euro, 355 sono i milioni di bottiglie prodotte. Il 30% delle vendite è assorbito dal mercato italiano mentre la maggior parte, cioè il 70% è richiesta dal mercato estero. Intensa anche la lotta alla contraffazione che viene condotta a livello internazionale dal Consorzio di Tutela della Doc Prosecco. “E’ stata un’esperienza molto positiva – evidenzia Mauro Stival – molte le domande e il desiderio di conoscere in modo approfondito questa che è una delle bollicine più amate a livello internazionale”. Il workshop si è concluso, e non poteva essere altrimenti, con la degustazione di Prosecco Moletto. Dalle caratteristiche uniche: raffinato, aromatico, fruttato, che richiama in bocca ciò che si percepito al naso: splendidi aromi di fiori e frutta, una vellutata bollicina easy to drink.